cascata [cowt12 | week 05 | m5]
Mar. 22nd, 2022 04:09 pmWord count: 590
Rating: sfw
Fandom: Magi
Note: //
Quando Masrur l'aveva avvicinato dopo una riunione, con la solita espressione impenetrabile ed apparentemente illeggibile, e gli aveva chiesto quali fossero i suoi piani da lì a tre giorni, Sharrkan si era un attimo congelato sul posto. Il Fanalis non aveva mai, sottolineando il mai, chiesto una cosa del genere a nessuno dei generali (non che lui sapesse, in realtà, ma questo è un dettaglio facilmente trascurabile) prima di quel momento: forse perchè c'era ancora tanto da fare a Sindria, neo regno fondato da una manciata di anni ed ancora in sviluppo, e nessuno aveva tempo libero da dedicare a qualcosa che non fosse un allenamento, o delle ricerche, o più in generale a risolvere problemi causati da altri - possibilmente non a livello internazionale anche, grazie Sinbad.
Quindi sì, il fatto che Masrur stesse chiedendo a lui cos'avesse pianificato, un po' lo lasciò spiazzato in un primo momento. Che volesse uscire a bere, finalmente, come i veri uomini? O forse - forse voleva chiedergli consigli, in privato, su come migliorare nell'arte della spada senza farsi vedere o sentire dagli altri generali. Avrebbe avuto senso, considerando che Sharrkan portava indubbiamente il titolo di miglio spadaccino di Sindria.
O ancora meglio, anche se con quest'ipotesi si stava addentrando in un terreno inesplorato ancora, aveva intenzione di domandargli aiuto su come conquistare una fanciulla che aveva attirato la sua attenzione. Oh, quello sarebbe stato grandioso!
Pieno di idee la cui verosimiglianza restava nel campo del dubbio, il più grande ovviamente gli rispose di aver tempo libero, aggiungendo per sicurezza un "puoi chiedermi quello che vuoi, eh! Non fare complimenti!" che suonò leggermente fuori luogo - non che avesse idea se Masrur avesse colto o meno l'indiretto messaggio in quelle parole, perchè da bravo Senpai verso un Kohai Sharrkan gli avrebbe fornito tutto il supporto necessario.
Non gli passò nemmeno per un momento, manco per l'anticamera del cervello, che forse l'essere chiamato appena al di fuori della capitale (nell'area dove la foresta regnava ancora sovrana ed incontrastata, salvo per un paio di sentieri battuti ed alcune aree lacustri e fluviali formatesi naturalmente nel corso del tempo) potesse avere un significato particolare.
Masrur doveva davvero tenere alla privacy per scegliere un posto tanto appartato, lontano dal palazzo reale e dai soliti locali: quello dove l'aveva portato era un piccolo spiazzo pianeggiante, ove un piccolo lago s'era formato dal continuo scorrere di un fiume nell'ennesima conca naturale dell'isola. La sorgente doveva essere ancora un po' più in alto rispetto a dov'erano loro, perchè il suo corso era riuscito a formare una cascata alquanto scenica prima di tuffarsi nello specchio d'acqua sottostante. Un luogo piuttosto da spettacolo, se poteva dire la sua.
"Wow! Mica male, Marsur. Se ci portassi una donna, sono sicuro che ci rimarrebbe senza parole!" aveva commentato, mani sui fianchi e sguardo catturato dal continuo scrosciare dell'acqua.
Quello che aveva mancato di vedere, però, preso dalla magia della natura offerta ai suoi occhi, fu l'occhiata che il Fanalis gli riservò a quel commento. Si rese conto di essersi perso qualcosa quando, poco dopo, Masrur se lo caricò in spalla con un monotono "sei un idiota", prima di lanciarlo sotto la cascata che stava ammirando fino a poco prima, senza remore.
(Sharrkan ricordò l'evento mesi dopo, accoccolato al fianco dell'ora compagno dopo una lunga giornata, e realizzò che di aver quasi rovinato il loro primo appuntamento. Per fortuna, Masrur non gli aveva fatto pesare la cosa - non troppo, almeno.)