hannyakoma: (Default)
[personal profile] hannyakoma
Prompt: Pensiero laterale

Word count: 680
Rating: sfw
Fandom:
Originale
Note:
Royalty!AU. Amo scrivere di Freyr tanto quanto amo tormentarlo 2.0



La sala grande usata di consueto per le udienze era gremita di persone, sia d'altissimo che di più modesto ceto.

Era di certo una vista inusuale, nobili e cavalieri schierati in file ordinate come la buona etichetta sovente richiedeva; i primi con i loro abiti sfarzosi e con tutta certezza fatti preparare solamente per l'odierno evento al solo obiettivo di far invidia ed ostentare le proprie ricchezze, i secondi avvolti da armature tutte uguali, sfavillanti dopo un'attenta visita alle armerie atta a ridar loro rigore, perfezione di forme, lucentezza.

Entrambe le classi avrebbero dato immagine perfetta di loro stesse, perchè tanto era richiesto dalla nomina di un nuovo comandante dei cavalieri stessi. I presenti sarebbero stati testimoni e sostenitori ed al tempo stesso protetti e protettori del nuovo eletto, mentre lo stesso riceveva le benedizioni del Sovrano e della Stella.

Mormorii soffusi riempivano con discrezione la sala e l'attesa del grande evento--sussurri di auguri scambiati furtivamente tra compagni d'arme, domande volatili ed osservazioni celate dietro al palmo di una mano, ventagli decorati di grandame e nobildonne andavano a mascherare i pettegolezzi per attuali questioni serie.

(L'Ombra avrebbe potuto percepire tutti e nessuno di essi, fosse stata questa la sua scelta.)

Al di sotto del cappuccio di seta nera che oscurava parte del viso della creatura, questa osservava con tombale silenzio ed il giusto grado di rispetto gli invitati alla cerimonia, crogiolandosi nella dispettosa consapevolezza che il loro signore non amasse avere a che fare con gruppi così estesi di persone in un'occasione sola. Specialmente se gli stessi erano quelli che pretendevano di saperne più di lui e di dargli direttive che, poi, lui avrebbe dovuto seguire.

Aspettative infrante, già da tempo ormai.

Sarebbe stato semplice liberarsi di quei fastidi, lo sapeva la creatura così come lo sapeva il suo signore, ma apparentemente quest’ultimo non pareva votato all’eliminazione come soluzione primaria. Molti lo reputavano un debole--hah! Freyr, un debole!--per quelle dimostrazioni di clemenza che lo caratterizzavano, ignari del fatto che avesse il potere di far crollare i regni vicini ad uno schiocco di dita. Una soluzione rapida, che avrebbe portato a lui ed al regno null’altro che vantaggi.

Invece, tanto scioccamente quanto testardamente, tentava di risolvere le questioni in maniera civile, con empatia. Ci provava, quanto meno.

(Le sue debolezze risiedevano altrove, non nella sua umanità. Nelle notti insonni passate nel terrore di essere scoperto dalla Stella. Negli incubi di un passato che ritornava a fargli visita, accompagnato da rosso e bianco ed argento. Il senso di colpa lo divorava lentamente, non importa le rassicurazioni. Non osava dimenticare.)

Con un frammento della coscienza collettiva che l'Ombra condivideva con le sue simili, lo sguardo cadde su un'altra ala del palazzo reale, ove uno dei due cortei si apprestava negli ultimi preparativi. Echi di voci, osservazioni tangibili quanto nebbia per un esterno, raggiunsero la sua coscienza in un via vai di informazioni catturate, analizzate e poi rimandate nella comune oscurità.

Pareva che il loro sovrano fosse quasi pronto alla sua trionfale entrata, mentre lei già rideva dietro la sua maschera di umanità in attesa di quel momento.

Oh, amavano tutti quell'umano dal cuore più morbido di quanto voglia mostrare al mondo, ma per lo stesso motivo--e per una promessa fatta in tempi ancora giovani, in cui lui stesso non aveva ancora compreso l'entità del Patto--sentivano di poter dare lui un po' di sano, amichevole tormento.

I legami che li univano, più forti del destino e della vita e della morte stesse, si erano intrecciati gli uni con gli altri da tempo ormai. Ed ora, laddove un fascio di fili neri come le notti prive dell’argentea luce lunare non avrebbe avuto di che risplendere se abbandonato a se stesso, un solitario e sottile fascio luminoso emergeva ancor più palesemente, desideroso di ricevere tutta l’attenzione meritata.

Era il loro compito: non soffocare la luce, ma farla risplendere.

(Quella considerazione fu rapida ad apparire come lo fu a sfuggire dalla mente dell’Ombra, quando l’attenzione tornò sui mortali e sulla loro sacra cerimonia. Ogni altro pensiero laterale, secondario di certo poteva attendere un momento più propizio.)



This account has disabled anonymous posting.
If you don't have an account you can create one now.
HTML doesn't work in the subject.
More info about formatting

Profile

hannyakoma: (Default)
ยป local cathusiast

March 2022

S M T W T F S
  12 34 5
67 8 91011 12
131415 16 17 1819
2021 22 23 2425 26
2728293031  

Most Popular Tags

Style Credit

Expand Cut Tags

No cut tags
Page generated Jul. 1st, 2025 05:48 am
Powered by Dreamwidth Studios