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Word count: 300
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Fandom: Originale
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La valle degli spiriti è un luogo sacro e dannato. Nessun uomo sano di mente vi si addentrerebbe.
Eppure, osserva il Guardiano dal rifugio, qualcuno sta osando. Domanda, quindi, all'uomo cosa stia cercando; egli risponde, pacato, che desidera rivedere una persona cara.
«Non può essere qui colui che cerchi, nessun umano che vaghi su queste terre vanta di poterlo raccontare.»
L'uomo non demorde. «Allora non deve trattarsi di un umano, perchè lui stesso ha detto di vivere qui.»
Impossibile, ribadisce il Guardiano, ma ancora l'altro insiste.
«Concedimi una scommessa.» propone. «Avrai sette giorni per trovare questa persona. Quando fallirai, diventerai uno spirito della valle.»
Nonostante tutto, l'uomo accetta immediatamente.
Sei giorni sono passati dallo scambio, ma ancora l'umano non ha trovato colui che cerca.
Il Guardiano è silente, non intende ricreare il contatto mentale del primo giorno. Osserva e basta.
Non comprende perchè abbia offerto una possibilità simile--nessun umano dovrà mai vagare nella valle--ma ugualmente attende. Speranzoso, quasi.
Al settimo tramonto, il rumore di passi trascinati coglie lo stoico Guardiano di sorpresa. Nei secoli passati nessuno l'ha mai raggiunto, nascosto com'è nella foresta. Occhi sgranati guardano l'uomo procedere stancamente fino ai gradini del corridoio esterno (su cui il Guardiano si trova), salire ed affiancarlo, infine.
Braccia tremanti scivolano attorno alle sue spalle, stringendolo poco dopo (un calore--che non dovrebbe essergli così familiare--avvolge il Guardiano, insieme ad un'incredibile stretta al petto), e la fronte dell'uomo si posa sulla sua spalla. I capelli gli solleticano una guancia.
«Ti ho ritrovato.» Tre parole mormorate con affetto indescrivibile rompono il silenzio. «Sei a casa, ora.»
Il Guardiano della valle non rimembra il volto, nè la voce, nè il nome di quell'uomo. Tuttavia, il modo in cui la sua anima piange con gioia per quelle parole è più reale di mille ricordi della sua mente.